Redchapel by Mike Resnick

Redchapel by Mike Resnick

autore:Mike Resnick [Resnick, Mike]
La lingua: ita
Format: epub
ISBN: 9788865860793
editore: 40k
pubblicato: 0101-01-01T00:00:00+00:00


DALL'INFERNO, SIG. LUSK

SIGNORE, VI MANDO MEZO RENE CHE HO PRESO DA UNA DONNA,

CONSERVATO PER VOI L'ALTRO PEZZO L'HO FRITTO E MANGIATO ERA

MOLTO BONO POSSO MANDARVI IL COLTELO INSANGUINATO CHE L'HA ESTRATO

SE SOLO ASPETATE ANCORA UN PO

FIRMATO PRENDETEMI SE CI RIUSITE SINIOR LUSK

—Jack lo Squartatore

16 ottobre 1888

“Bene, almeno adesso sappiamo perché mancava il rene”, disse Hughes. Una smorfia di disgusto gli percorse il volto. “Pensate davvero che lo abbia mangiato?”

Roosevelt si strinse nelle spalle. “Chissà? Certo è capace di averlo mangiato”. Osservò la lettera. “La calligrafia è la stessa degli altri messaggi?”

Hughes annuì. “È lo stesso uomo, d’accordo.”

Roosevelt abbassò per un attimo la testa, pensieroso. “Va bene”, disse. “Ecco quello che dovete fare. Preparate delle copie di quella lettera e datela a tutti i giornali di Londra.”

“Non possiamo farlo, Theodore! Scateneremmo il panico.”

“Lo spero.”

“Che cosa?!” si accalorò Hughes.

“Cercate di capire, John”, disse Roosevelt. “A Whitechapel chiunque sa dello Squartatore da più di un mese. Le prostitute sanno di essere le sue prede, eppure continuano a esercitare la loro attività e a mettersi a rischio. Forse se leggessero questa lettera, se dessero un breve sguardo nella mente di questo folle, riusciremmo a tenerle lontane dalla strada finché non sarà catturato.”

“Tenere le prostitute lontane dalla strada?” rise un poliziotto lì vicino. “Sarebbe più facile evitare che sorga il sole.”

“O questo, oppure preparatevi ad altri omicidi.”

“È una decisione che non spetta a me”, rispose Hughes. “Voi state lavorando su questo caso dietro mia richiesta, e io sono stato il vostro unico contatto, così vi si può perdonare per credere che io sia il responsabile dell’indagine... ma in effetti abbiamo più di cinquecento poliziotti che lavorano giorno e notte sugli omicidi dello Squartatore. Devo passare dai miei superiori prima di poterlo far pubblicare.”

“E se mi limitassi a prendere i documenti e dicessi che non vi avevo informato di cosa avevo in mente?”

“Sareste sulla prima nave per l’America, e dubito che la vostra presenza sarebbe mai più tollerata in Inghilterra.”

Non sarebbe una gran perdita in una terra che idolatra i reali e consente che esista una cosa come Whitechapel, pensò Roosevelt. Ma ad alta voce disse: “D’accordo, John... ma in fretta! Prima si rende noto alla stampa, meglio è.”

Hughes raccolse la lettera e la fissò. “Farò il possibile”, dichiarò.

“Lo faremo tutti”, rispose Roosevelt.

***

Non accadde nulla.

Passò un giorno, poi una settimana, poi tre. Ancora una volta la polizia iniziò a suggerire che lo Squartatore fosse stato ucciso da qualche altro criminale... c’erano sufficienti coltellate e randellate a Whitechapel o sul lungofiume per mettere la parola fine a una dozzina di Squartatori.

Persino Roosevelt abbassò la guardia. Trascorse una giornata a osservare gli uccelli a Cotsworlds. Tenne un discorso alla Società Zoologica Reale, e un altro in parlamento. Trovò il tempo di scrivere tre articoli e più di un centinaio di lettere.

Eppure, non riusciva a liberarsi della sgradevole sensazione che questa fosse la calma prima della tempesta, e che lui possedesse qualche pezzo piccolo ma importante del puzzle che avrebbe potuto aiutarlo a impedire un nuovo omicidio.

La sera dell’8 novembre, si sedette a scrivere una lettera a sua moglie.



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